
Il gatto è un animale dal carattere contrastante, indipendente ma anche alla ricerca di coccole e carezze… insomma, un perfetto animale domestico da compagnia. L’igiene dentale dei nostri mici, però, viene spesso trascurata. Tuttavia è un aspetto assolutamente da non sottovalutare: la cura dei denti del proprio gatto è un azione molto importante per il suo benessere.
Se volete sapere come mantenere puliti i denti del tuo micio,
leggi qui la nostra guida completa all’igiene orale del gatto
Ogni razza felina ha le sue doti e le sue caratteristiche che la contraddistinguono. Una cosa però vale indifferentemente per tutti, così come per i cani e per gli esseri umani: la cura e l’igiene dentale. Affinché i nostri piccoli amici pelosi siano in perfetta salute è necessario conoscere le caratteristiche della loro dentatura: per farlo, continuate a leggere!
Quanti denti ha un gatto e come sono disposti
I denti per il gatto sono fondamentali: gli servono per cacciare e azzannare le prede oltre che ad addentare, tagliare e masticare il cibo di cui si nutrono. I denti del gatto sono uguali, solo più piccoli, a quelli dei loro “cugini” felini più grandi come le tigri; proprio come i denti dell’uomo sono composti dalla dentina e da uno strato di smalto.
Un gatto adulto possiede in tutto 30 denti, mentre un cucciolo ne ha 26 (i cosiddetti denti da latte). Si pensi infatti che per definire quanti anni ha un gatto il veterinario prende in considerazione la sua dentatura e verifica quanti e quali denti possiede il felino. Ma andiamo ora a vedere come si compone, nel dettaglio, la dentizione di un gatto.

Nella mandibola (arcata inferiore) si trovano 14 denti così suddivisi
- 6 Incisivi
- 2 Canini
- 4 Premolari
- 2 Molari
Nella mascella (arcata superiore) si trovano 16 denti così suddivisi
- 6 Incisivi
- 2 Canini
- 6 Premolari
- 2 Molari
Il gatto ha solo quattro molari in totale in quanto la sua masticazione è differente dalla nostra: esso infatti taglia il cibo in pezzi grandi e non ha bisogno di masticare piccoli pezzi. Inoltre, il quarto premolare superiore e il primo molare inferiore vengono chiamati ferini: questi denti sono caratterizzati da una forma piramidale, sono molto taglienti e vengono usati per lacerare la carne.
A che età il gattino cambia i denti?
Il gattino nasce senza denti e inizialmente si alimenta solo con il latte materno. Successivamente, intorno al 16° giorno di vita, iniziano a spuntare i primi dentini: i cosiddetti denti da latte. La dentatura da latte si completa intorno alle 6 settimane circa, con un totale di 26 denti. I primi dentini a spuntare sono gli incisivi, seguiti dai canini e dai premolari. Questo è il momento nel quale il gatto passa gradualmente da un’alimentazione liquida ad una più solida.
La dentatura da latte, chiamata anche dentatura decidua, è così composta:
- 12 Incisivi (6 nell’arcata superiore e 6 in quella inferiore)
- 4 Canini (2 nell’arcata inferiore e 2 in quella superiore)
- 10 Premolari (6 nell’arcata superiore e 4 nell’arcata inferiore)
Verso i 3/4 mesi questi dentini iniziano lentamente a cadere lasciando lo spazio alla crescita dei denti definitivi, che si completerà intorno ai 6/7 mesi; la sostituzione avviene con la stessa sequenza della crescita: i primi denti ad essere sostituiti saranno gli incisivi, successivamente viene lasciato lo spazio ai canini, poi ai premolari ed infine ai molari.
Fino a quel momento, i denti definitivi si trovano sotto le gengive. Quando iniziano gradualmente ad uscire, spingono i denti da latte a tal punto da farli cadere e prenderne il posto. Tutto ciò è assolutamente naturale, anche se potrebbero esserci delle complicazioni (come per esempio un dente bloccato che non cade) comportando delle conseguenze sulla crescita di tutta la dentatura.
Come avviene per i cani e per i bambini, questo processo può causare fastidio, dolore e irritazione alle gengive. Il gatto, inoltre, potrebbe rifiutare il cibo e cercare di alleviare il dolore andando a mordicchiare ciò che trova in giro. Per dargli sollievo, in commercio si trovano dei giocattoli di plastica appositi; mentre per facilitare l’alimentazione gli si possono bagnare le crocchette in modo da renderle più morbide (oppure proporgli delle bustine di cibo umido).
Quali rischi corre un gatto se i suoi denti non vengono curati
Come per gli esseri umani, anche per il benessere del gatto un’adeguata e attenta cura dei denti e del cavo orale è importante. Essi non sono esenti da problemi come il tartaro, le gengiviti, l’alitosi e la carie. Per certe situazioni, ormai avanzate, l’unica cura consiste nell’asportazione del dente o dei denti interessati.Ecco perchè un’adeguata igiene orale è fondamentale. Prevenire i rischi attraverso un’attenta alimentazione è il primo passo da compiere. Se i denti del gatto non vengono ben puliti e curati lo si può notare dal pessimo odore del suo alito, causato da una proliferazione batterica in bocca.
La gengivite
Una delle conseguenze più diffuse è la comparsa di dolorose gengiviti: si tratta di infiammazioni delle gengive così dolorose da impedire al gatto di alimentarsi. Il fatto che un gatto non mangi è dunque un campanello di allarme che deve far riflettere sullo stato di salute dell’animale. Se le gengive del vostro gatto appaiono gonfie, arrossate o addirittura sanguinanti, allora probabilmente si tratta di una gengivite: trascurarla può causare anche la caduta dei denti, in quanto le gengive tendono a “ritirarsi” scoprendo il dente.
La placca e il tartaro
Anche il tartaro non va sottovalutato: se la placca non viene rimossa in tempo, essa si solidifica sul dente trasformandosi tartaro. Il tartaro non rimosso porta a carie il cui unico rimedio sarà l’estrazione del dente (in casi del genere, ovviamente, la decisione spetta al veterinario). Per evitare di arrivare all’estrazione dei denti, dunque, è essenziale fare prevenzione e adottare un’adeguata igiene orale, da svolgere con i prodotti giusti e appositamente studiati per questo, che possano aiutare a garantire o facilitare una dentatura sana per il nostro gatto.
Le malocclusioni (o chiusure errate) nei gatti
Si parla di malocclusione dentale quando si fa riferimento ad una anomalia della posizione dei denti. Più precisamente si tratta di una chiusura errata delle arcate dentarie, ovvero un allineamento dei denti impreciso. Può essere causato da una discrepanza tra la lunghezza o larghezza della mascella e della mandibola, oppure dalla posizione non corretta dei denti; in alcuni casi anche da entrambi i fattori combinati insieme.
Le malocclusioni sono presenti anche nei cani e non sono cosa piacevole, perchè possono causare diverse difficoltà all’animale: masticare il cibo può diventare per lui faticoso, con rilevanti conseguenze sulla sua salute. I denti non allineati possono inoltre andare a ferire le parti molli della bocca, causando dolore e fastidio. Nei gatti questo difetto è di tipo ereditario e viene causato da una mancata caduta dei denti da latte e da una conseguente crescita errata dei denti definitivi.
È consigliato controllare attentamente la crescita e la caduta dei denti da latte del vostro gatto; se questi non cadono – o se notate la sospetta formazione di doppie file di denti – andranno tolti da un veterinario. Noi vi consigliamo di consultarne uno anche quando il gattino inizia a fare i primi dentini. Nei gatti adulti o anziani, infine, la malocclusione può anche essere la conseguenza di un trauma o di una infezione.
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